mercoledì, maggio 31, 2006

Una domenica di ordinaria follia


L'immagine qui a fianco si riferisce al Palio di Ferrara, il palio più antico d'Europa, corso domenica 28 maggio. Si vede chiaramente un cavallo con entrame le zampe anteriori spezzate. Pochi minuti più tardi sarà abbattuto e con lui altri due cavalli.
Personalmente avrei provveduto ad abbattere anche gli organizzatori del palio.

domenica, maggio 28, 2006

Il bandito e il campione


Ci sono racconti che, ogni tanto, è bello tirare fuori dal grande baule della Storia, spolverarli un po' e riascoltarli. E' il caso delle vicissitudini di Costante Girardengo e Sante Pollastri. Entrambi di Novi Ligure, entrambi di umili origini ed entrambi alla ricerca di un riscatto sociale. Le strade che intrapresero furono profondamente diverse. Il primo, Girardengo, divenne il primo campionissimo del ciclismo italiano, quel ciclismo dell'inizio del secolo scorso in cui non esisteva l'epo, e l'unico doping era il sangue e il sudore dei suoi protagonisti.
Sante Pollastri, invece, mise in piedi una banda che rubava ai ricchi, sparava ai gendarmi e in questo modo vendicava gli oppressi. Per anni Sante fu ricercato in tutta Italia, ma riuscì sempre a sfuggire alle maglie della giustizia.
Girardengo e Pollastri erano legati da una profonda amicizia e dall'amore per la bicicletta e fu proprio questo amore per il ciclismo che si rivelò fatale per Sante. Venne, infatti, catturato a Parigi mentre aspettava l'arrivo dell'amico campione. Si vocifera che a tradirlo fu la donna che amava. Fu condannato all'ergastolo e graziato dopo la Prima Guerra Mondiale, passò il resto dei suoi giorni a fare il commerciante ambulante.

"Vai Girardengo vai grande campione
Nessuno ti segue su quello stradone
Vai Girardengo non si vede più Sante
È dietro a quella curva è sempre più distante"

Il bandito e il campione - F. De Gregori (1993)

sabato, maggio 27, 2006

La biblioteca in giardino


Un'idea interessante per le calde serate estive.
Ecco il programma:


Sormani (via F. Sforza, 7)
Martedì 30 maggio ore 21.30
Jonathan Carrol e Dennis Cooper
Narrazione d'autore per un immaginario post moderno


Vigentina (C.so P.ta Vigentina 15)
Giovedì 1 giugno ore 21.30
Gianni Biondillo, Giuseppe Genna, Raul Montanari
Milano e le periferie dell'anima

Sormani (via F. Sforza, 7)
Martedì 6 giugno ore 21.30
Vincenzo Cerami
Compagni di Viaggio: lo sguardo letterario di Vincenzo Cerami

Parco Sempione (via Cervantes)
Giovedì 8 giugno ore 21.30
Paco Ignacio Taibo II e Stefano Cisco Bellotti
Avventura e utopia tra musica e letteratura

Sormani (via F. Sforza, 7)
Martedì 13 giugno ore 21.30
Federico Moccia
Nuove generazioni alla conquista del cielo

Chiesa Rossa (via San Domenico Savio 3)
Giovedì 15 giugno ore 21.30
Carlo Lucarelli e Piero Colaprico
Oltre il nero. Scrittori italiani tra noir, memoria storica e inchiesta sociale

L'ingresso è gratuito

domenica, maggio 21, 2006

Alternative alla televisione


Nella mia continua ricerca di alternative alla televisione mi sono imbattuto, giovedì sera all'interno del chiostro del Bramante in Santa Maria delle Grazie, in una bellissima lezione tenuta dal Professore Simone Ferrari (docente di storia dell'arte all'università di Torino) sulla Cappella Sistina. Ho rielaborato gli appunti presi e, ora li potete scaricare.

clicca qui per scaricare il file

Per tutti coloro che fossero interessati, giovedì prossimo, alle 21.00, si replica: "Le stanze di Raffaello". Ah, dimenticavo, l'ingresso è gratuito.

domenica, maggio 14, 2006

Piedi puliti


L’Italia è un Paese fantastico. Ha la capacità, tutta sua, di sguazzare per anni nel fango alla luce del sole e poi di meravigliarsi, di stupirsi di tutto il marcio che la circonda. È stato così per tangentopoli, per gli scandali finanziari dei primi anni del 2000, per non parlare delle stragi di stato degli anni 70/80.
E il copione, puntuale e quasi ridicolo, si ripropone ora con “piedi puliti”, così è stato ribattezzato, con uno scarso esercizio di fantasia, lo scandalo che ha sconvolto la seconda religione di stato: il calcio.

All’improvviso qualcuno si è accorto che c’era qualcosa che non andava in un sistema dove il presidente della lega, che dovrebbe fare gli interessi di tutte le squadre, era ed è il vice presidente di una delle più forti squadre del campionato (Milan). Il presidente della stessa squadra, invece, è stato per sei anni il presidente del consiglio e non ha mai smesso di essere a capo di un impero mediatico enorme.
L’altra squadra (Juventus), invece, alle spalle ha sempre avuto il più forte, anzi l’unico, gruppo industriale italiano (Fiat). Inoltre dal 1994 a gestire la Juventus c’è il signor Moggi, un personaggio dal curriculum cristallino:
Nel 1979 alla Roma: va a cena con una terna arbitrale. Primavera 1980: tenta la scalata alla Lazio dello scandalo calcio-scommesse. Aprile 1982: comincia l'epopea del Torino insieme all'amico Nizzola. Estate 1987: passa al Napoli di Maradona, e sotto il Vesuvio è un turbine di scandali contornati da camorristi e cocaina. Dalla primavera 1991 è al Torino di Borsano: signore-squillo per gli arbitri, giocatori-fantasma, fondi neri, e lo scandalo Lentini. Estate 1993: di nuovo alla Roma, fra veleni e sospetti, da despota del calciomercato (e il figlio ventenne diventa procuratore di calciatori).

Inoltre, non bisogna dimenticare la GEA, società di intermediazione calcistica in cui operano tanti “figli di papà facoltosi”: Alessandro Moggi, figlio del signore citato qui sopra, Chiara Geronzi, primogenita di Cesare, numero uno di Capitalia, Francesca Tanzi, figlia di Calisto, Riccardo Calleri, figlio dell’ex presidente di Lazio e Torino. La GEA World detiene la procura di circa 200 tra allenatore e giocatori di serie A e B.

Risultato di tutto questo quadretto ? Negli ultimi 14 anni, 12 scudetti sono stati vinti dal duopolio Milan/Juve. Ma tutto questo era sotto gli occhi di tutti, perché chi poteva non ha indagato ? Perché chi sapeva non ha denunciato ? Perché non è stato fatto nulla ? Ma a queste domande non c’è risposta, anzi sì, una ce n’è: perché questa è l’Italia.

venerdì, maggio 12, 2006

I diritti del lettore

1) Il diritto di non leggere
2) Il diritto di saltare le pagine
3) Il diritto di non finire un libro
4) Il diritto di rileggere
5) Il diritto di leggere qualsiasi cosa
6) Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
7) Il diritto di leggere ovunque
8) Il diritto di spizzicare
9) Il diritto di leggere a voce alta
10) Il diritto di tacere


Come un romanzo
Daniel Pennac

Ma cos'è il bovarismo ?
"E' la soddisfazione immediata ed esclusiva delle nostre sensazioni: l'immaginazione che si dilata, i nervi che vibrano, il cuore che si accende, l'adrenalina che sprizza, l'identificazione che diventa totale e il cervello che prende (momentaneamente) le lucciole del quotidiano per le lanterne dell'universo romanzesco... È il nostro primo stato di lettori."

sabato, maggio 06, 2006

Inside Man


Non amo particolarmente i thriller, solitamente c’è troppa violenza, troppo sangue e, una volta uscito dal cinema, l’emozione provata svanisce senza lasciare traccia. Inside Man è diverso. È diverso prima di tutto perché di violenza ce n’é veramente poca, ma soprattutto è diverso perché il regista è Spike Lee e ogni inquadratura, ogni riferimento cinematografico portano la sua firma, inoltre pur essendo un classico “bank robbery” non mancano alcuni riferimenti a temi particolarmente cari al regista come i timori sulla metamorfosi dell’America dopo l’11 settembre, le relazioni interrazziali e il conflitto tra bene e male.
La storia racconta di una banda di rapinatori i quali, travestiti da imbianchini, si introduce in un’importante banca di Manhattan e prende in ostaggio una trentina di persone. Gli ostaggi vengono fatti spogliare e costretti ad indossare le medesime tute da lavoro che indossano i rapinatori. Dall’altra parte della barricata c’è Denzel Washington nei panni di un detective nero accusato di corruzione che cerca l’occasione buona per redimersi.
Ma non è finita qui. Jodie Foster, nel ruolo della cinica e fredda mediatrice, porta avanti delle trattative parallele per conto del finanziere Plummer, presidente della banca nonché titolare della cassetta di sicurezza n. 392. Ed è proprio questa cassetta di sicurezza l’obiettivo dei rapinatori. Cosa conterrà mai al suo interno ? E soprattutto i cattivi sono veramente cattivi ?
Beh, per scoprirlo dovete andare a vedere il film.

Inside Man
Regia di Spike Lee

lunedì, maggio 01, 2006

Tokyo blues Norwegian wood


1968 a Tokyo, due ragazzi (Watanabe e Naoko) camminano per le strade della capitale giapponese senza parlarsi. A separarli e, nello stesso tempo, a tenerli insieme non è l'amore bensì il peso della morte. Watanabe mette in fila i giorni della propria vita uno dopo l'altro, in modo passivo. Naoko è sopraffatta dal dolore e dalla vita che le ha portato via le uniche due persone che ha realmente amato.
Un romanzo molto triste, una storia d'amore e di morte, ma, alla fine, una raggio di luce penetrerà nell'oscurità e nel lettore resterà, comunque, la sensazione di aver percorso un lungo cammino nel dolore per raggiungere, quanto meno, un'oasi di speranza.

Tokyo blues Norwegian wood
Haruky Murakami
Ed. Feltrinelli