venerdì, marzo 30, 2007

Celo, celo, manca...

Oggi è morto Franco Cosimo Panini, il papà delle figurine che per me poi erano soprattutto le figurine dei calciatori. La notizia mi ha riportato indientro agli anni 70, a quando chiedevo a mia mamma le 100 lire per comprarmi 4 bustine da 25 lire l'una. Incredibile !! Mi ricordo l'attesa per l'uscita dell'album, di solito a febbraio, e anche questo costava 100 lire. A pensarci bene, quante cose si potevano comprare una volta con 100 lire. Le figurine le annusavo, l'odore della colla mi piaceva tantissimo. Passavo delle ore a sfogliare l'album, a guardare e riguardare i volti dei giocatori, salvo poi non riuscire mai a completarne nemmeno uno, ma questo è un altro discorso.
A quell'epoca il calcio era la partita della domenica, le partite che facevo io all'oratorio e le figu dei calciatori, sì le figu, così le chiamavamo noi. Era un calcio pane e salame, non c'era Sky, non c'erano gli anticipi del sabato, i posticipi della domenica, la Champions league, Controcampo, il Processo e puttanate varie. Noi ragazzi aspettavamo la domenica per seguire le partite alla radio e per vedere Novantesimo minuto, il resto della settimana lo trascorrevamo a comprare le figurine, ad incollarle sull'album e scambiare i doppioni: celo, celo, manca, celo..... e pensare che ci bastavano 100 lire per essere felici.

giovedì, marzo 29, 2007

Val di Fex














Dopo l'ardita spedizione in Val di Roseg i nostri intrepidi eroi ci hanno riprovato e si sono avventurati in Val di Fex. Nella foto la componente femminile del gruppo impegnata nella scalata.

venerdì, marzo 23, 2007

Una nuova strada

A questo punto penso che io vi debba una spiegazione. Non che questo blog sia mai stato frequentato da frotte di visitatori, pur tuttavia qualcuno, ogni tanto, specie tra gli amici più cari, un salto ce lo faceva. Era un modo per rimanere in contatto e per meglio sopportare le fatiche della settimana. Era un modo, soprattutto per me, per condividere le mia vita con chi cammina ad una passo da me, facciamo due. Ultimamente ho scritto pochissimo, nel mese di marzo, fino ad oggi, ho pubblicato la miseria di un post. Perchè ? Alcuni di voi il motivo lo conoscono già, per altri sarà una sorpresa, o quasi. Sto provando, anzi stiamo provando (io e Deborah), a costruire un sogno. Sì, penso che la parola costruire sia perfettamente calzante visto che ultimamente la maggior parte del nostro tempo libero e parte di quello lavorativo viene sistematicamente dedicato a questo. Sì, costruire passo dopo passo.
Per spiegare di cosa sto parlando a coloro che sono totalmente all'oscuro di questi miei pensieri devo fare un salto a ritroso nel tempo di ben sedici anni. Era, infatti, il giugno del 1991 quando io e Deborah parlammo per la prima volta del sogno di aprire un caffè-libreria. Sì insomma, uno di quei posti dove è bello sorseggiare un caffè o un tè e tutto intorno sei circondato da libri che ti rassicurano, un luogo dove ripararsi dal caos e dall'aggressività della vita quotidiana, un luogo dove varia umanità possa incontrarsi e raccontarsi.
Da quel lontano giorno di un'estate di sedici anni fa, la mia vita, e quella di Deborah, ha seguito altre strade, ma il pensiero, quel pensiero, non ci ha mai abbandonato e gli amici più intimi lo sanno bene dato che spesso hanno pazientemente ascoltato la descrizione del nostro sogno. Nel corso degli ultimi anni abbiamo tirato fuori il sogno dal cassetto e provato a realizzarlo. Con pazienza e tenacia abbiamo cercato di deviare il sentiero della nostra vita verso una strada diversa, più difficile forse, ma senz'altro con un panorama migliore. Tutto questo per dirvi che oggi, forse, questa strada è molto vicina, ancora qualche passo e saremo arrivati.
Vi terrò aggiornati.

domenica, marzo 04, 2007

Calcio balilla

All'inizio di febbraio è morto in Spagna, dimenticato da tutti, Alejandro Finisterre (1909-2007). Questo nome non vi dirà molto, anch'io del resto ne ignoravo l'esistenza e sono venuto a conoscenza della sua storia navigando su internet. Fu un oppositore del regime di Franco e, per questo, fu costretto a vivere lontano dal suo paese girovagando per il mondo e arrangiandosi in qualche modo. La polizia segreta lo individuò in Guatemala e lo mise su un aereo con destinzione Madrid. Ma lui, di marcire in una galera franchista, non ne voleva proprio sapere. Così entrò nella toilette dell'aereo, trovò una saponetta, ne fece una pistola e costrinse il pilota ad atterrare a Panama.
Alejandro Finisterre fu poeta, filosofo, carpentiere, imbianchino e ballerino di tip tap, ma soprattutto, ed è questo il motivo per cui vi racconto la sua storia, fu l'inventore del futbolin ossia del calcio balilla. Costruì questo gioco per i bambini che avevano perso l'uso delle gambe durante la guerra spagnola. Già, il calcio balilla. Una volta li trovavi dappertutto; nei bar, negli oratori, negli stabilimenti balneari. Ora, almeno nelle grandi città, sono praticamente scomparsi, vittime della Playstation e di altri videogiochi che lobotomizzano il cervello.
Grazie Alejandro, anche da parte mia che, a calcio balilla, non sono mai stato bravo.