domenica, settembre 24, 2006

Il potere delle parole


"Oggi c'è troppo rumore, stiamo perdendo il senso delle parole, la loro forza terapeutica. Eppure l'uomo ha bisogno delle parole, per questo le manda a memoria. Primo Levi si salvò da Auschwitz recitando la Commedia. Serbare il verbo nel petto gli impedì di diventare un numero; il segreto della parola fece la differenza tra i vivi e i morti. (.....) Quando andavo a parlare ai ragazzi dei licei, dicevo loro: ma perchè senza computer e telefonino vi sentite persi ? Pensateci un attimo: Omero non scrisse, era cieco, e semplicemente cantò. Cristo scrisse sulla sabbia parole che vennero cancellate dal mare e dal vento. Dante lavorò con una penna d'oca. Michelangelo non aveva un martello pneumatico, ma uno scalpello. Brunelleschi era solo un capomastro. E guardate cosa hanno prodotto. L'uomo è capace di fare cose enormi con mezzi minimi."

Stralcio dell'intervista a Mario Rigoni Stern pubblicata su La Repubblica del 24 settembre 2006