Altri mondi

Una regione in cui odio, fame, povertà, morte scandiscono il passare di ogni ora del giorno.
"In un'assolata apzka dell'Abkhazia, affacciata sulle coste turche, due uomini mangiano storione sott'aceto, fagioli freddi con le noci e caprini stagionati nelle foglie di menta. La trattoria è deserta. Galleggia tra la spuma bianca del mar Nero e le verdissime foreste subtropicali. Uno è georgiano, l'altro ossetino. Sono cugini. si dichiarano assassini dei rispettivi fratelli. Dicono di odiarsi, di essere morti con le loro certezze. Sono figli del Pcus. Si chiedono quando inizierà l'ultima guerra. Appoggiano i fucili alla panca. Si alzano e inziano a ballare una frenetica "lesghinka". Soli, esibiscono braccia e gambe da soldati. Si sfiorano, disperati. Poi, senza più una parola, spariscono in opposti sentieri".
Sono altri mondi, non lontano dal nostro piccolo vivere quotidiano, ma dei quali non riusciamo più ad immaginare nemmeno l'esistenza.
Tratto dall'articolo di Gianpaolo Visetti su Repubblica del 29/10/2006
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