venerdì, agosto 11, 2006

Glossario della guerra in Libano


In giorni come questi, nei quali la "polveriera" del medio oriente ha ricominciato ad incendiarsi, è utile mettere ordine nella nostra memoria. Perciò ho trovato interessante questo breve glossario apparso sul "Venerdì" di Repubblica.

Libano
Si estende tra Siria e Israele pr 10.400 chilometri quadrati, una superficie pari a quella dell'Abruzzo. Ha una popolazione pari a quella dell'Abruzzo. Ha una popolazione di tra milioni e 874 mila abitanti. Protettorato francese dal 1920 , è indipendente dal 1943 quando venne creao un sistema politico interconfessionale ceh spartì il potere tra maroniti, sunniti, sciiti, drusi, greco ortodossi e greco cattolici. Attualmente, nelle loro varie componenti, i musulmani rappresentano quasi il sessanta per cento della popolazione. Le fedi cristiani quasi il restante quaranta.

Hezbollah
L'organizzazione sciita che si definisce "Partito di Dio" viene fondata nel 1982 a Baalbek, nella valle della Bekaa, sua roccaforte. Foraggiata dall'Iran, negli anni 80 domina la scena della guerriglia libanese con ripetuti sequstri di cittadini occidentali. Hezbollah conterebbe oggi sul almeno 3.000 miliziani. Alle elezioni libanesi del 2005 il suo braccio politico ha ottenuto, con partiti alleati, 35 seggi diventando la seconda forza in Parlamento.

Palestinesi
In oltre 100 mila approdarono in Libano nel 1948 (nascita di Israele) dopo il conflitto arabo-israeliano e la proclamazione dello stato ebraico. L'esodo si ingrossa in seguito alla guerra dei Sei giorni (1967) contro Egitto, Siria e Giordania e alla froce reppressione antipalestinese attuata in Giordani da re Hussein nel 1970: il cosiddetto "Settembre nero" che darà il nome al gruppo di feddayn protagonisti del sanguinoso sequestro degli atleti israeliani alle Olimpiadi di Monaco 1972. Nel '75 i Palestinesi in Libano superano i 300 mila. Una presenza pesante che sarà tra i detonatori della guerra civile. Fino al 1982, quando, sotto protezione internazionale, Arafat e 11 mila miliziani lasciano una Beirut devastata.

Maroniti
Restano la principale componente cristiana di un paese abituato in maggiornaza da musulmani. Organizzati militarmente nella Falange Libanese (fondata nel 1936 da Pierre Gemayel sulla falsariga del falangismo spagnolo e del fascismo) furono, spesso tristemente, tra i protagonisti della guerra civile che dal '75 li vede opposti ai palestinesi e alle cosiddette forze arabe progressiste. Nell'83, dopo il ritiro israeliano, le truppe druse capitanate da Walid Jumblatt costrinsero la popolazione maronita a un esodo massiccio dalle alture dello Chouf. Fu la sanguinosa "Guerra della montagna".

Drusi
Setta musulmana fondata in Egitto nell'undicesimo secolo. Perseguitati dai sunniti, si dispersero nell'area medio-orientale. Dagli anni Settanta, in Libano, il personaggio simbolo della comunità è Walid Jumblatt.

Siria
E' la potenza regionale che, con Israele, ha più pesato sui destini recenti del Libano. Giugno 1976: la guerra civile libanese sta volgendo a sfavore delle Forze cristiana, che chiedono l'intervento dei siriani. Lo otterranno ma a proprie spese. Damasco (che insegue il vecchio sogno territoriale della "Grande Siria" e non riconosce la sovranità libanese) invia in pochi mesi 40 mila soldati. L'alleanza con i combattenti maroniti però si deteriora fino a diventare scontro aperto. Il fronte cristiano si spacca tra falangisti e filo-siriani. I primi si avvicineranno ad Israele. Nel 1982, davanti all'invasione israeliana, i siriani hanno la peggio. Accettano il cessate il fuoco. Nel 1989, però, l'offensiva antisiriana del genrale maronita Michel Aoun non ha successo. Gli accordi Taif pacificano momentaneamente il Libano e sanciscono la tutela siriana sul paese. La presenza militare delle truppe di Damasco durerà fino alla primavera del 2005