domenica, agosto 06, 2006

Bagaglio leggero


Spesso, per strada, mi capita di fermarmi ad osservare le persone anziane. Così indifese in un ambiente, come quello della città, che è a loro completamente ostile, piegati dal peso dei ricordi che, a quella età, hanno il sapore dolceamaro di ciò che è stato e non potrà più essere. Eppure nei loro occhi è possibile scorgere, ancora, la forza di aggrapparsi alla vita, la forza di non arrendersi, puoi leggere la forza di coloro che hanno vissuto a sufficienza per non farsi illusioni, ma non abbastanza per non sognare.
Tutto questo per dire che, appena letta le recensione di questo libro, mi sono precipitato a comprarlo. Nel complesso mi è piaciuto anche se nell'ultima parte assume una nota troppo sdolcinata che trovo poco realistica.

Una casa di riposo per anziani è per molti solamente un luogo ai margini della società, colmo di tristezze, rancori, respiri malinconici. Ma lungo i corridoi di Villa Rosa, oltre le porte delle camere, molti sono i destini che si incrociano e le storie da raccontare. Un imprevisto sconvolge infatti la placida routine di questo ospizio: la zona sarà sgombrata, poiché una vecchia bomba della Seconda Guerra deve essere rimossa dal cantiere circostante. Il piccolo evento diventa così per ognuno la scintilla dolorosa per risvegliare il ricordo delle paure del conflitto, delle miserie patite, delle famiglie spezzate.

Bagaglio leggero - Alessandro Tamburini
Editore - peQuod