sabato, febbraio 18, 2006

la poesia del sacrificio


Come spesso accade le Olimpiadi, invernali o estive che siano, diventano l'occasione per accendere le luci della ribalta su quegli sport minori che, per i restanti quattro anni nessuno si fila.
L'altra sera ho acceso la televisione e mi sono imbattuto nella prova di pattinaggio artistico a coppie. Naturalmente la mia conoscenza di questo sport non mi consente di apprezzare il gesto tecnico, di analizzare o solamente intravedere le differenze tra una prestazione e un'altra. Ma mentre mi scorrevano davanti le immagini di quegli atleti pensavo a tutte le ore passate a rifare un gesto, un movimento, un esercizio. Pensavo a tutti i sacrifici a cui sono andati incontro, a tutte le rinunce che hanno dovuto sopportare, alla disperazione che hanno provato quando hanno pensato di non farcela. Tutto questo per essere lì, su quella pista, in quel preciso giorno, a quell'ora. Anni e anni di sforzi per un paio di minuti di esibizione. Ne vale la pena ??
Prima di rispondere a questa domanda ho ripensato, molto velocemente, ai miei ultimi 19 anni passati in un ufficio e ho trovato la risposta alla mia domanda.