treno 8017
Torino, giugno 1946. Nell'Italia liberata è tempo di postume vendette. Adelmo Baudino è un ex ispettore della polizia ferroviaria, di mezza età, partigiano. L'epurazione che ha risparmiato colleghi ben più compromessi di lui, lo ha colpito per pura stupidità burocratica. Ma quando muore l'unico pronto a testimoniare a suo favore, capisce che qualcosa non funziona e inizia a indagare. L'indagine che segue, per ottenere un titolo di merito che lo riabiliti, lo porta su una scia di sangue che da Torino attraversa la penisola.
Una Torino appena uscita dalla guerra, una strage (Baveno 1944) dimenticata perchè troppo vicina alla tragedia della guerra e un uomo che cerca faticosamente di ricominciare a vivere. Questi sono gli ingredienti del romanzo di A. Perissinotto che ha tra le sue qualità migliori quella di far immergere il lettore in una realtà che le persone della mia età hanno sentito raccontare solamente dai propri genitori.
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