2 dicembre 1805 - la battaglia di Austerlitz
Nel 1805 si formò la terza coalizione composta da Inghilterra, Russia, Austria, Svezia e Regno di Napoli. Napoleone aveva trascorso l’ultimo anno a preparare l’invasione dell’Inghilterra, ma in realtà dopo la sconfitta di Trafalgar, qualche mese prima, capì che i tempi non erano ancora maturi. Nel frattempo la coalizione mise a punto un piano per sconfiggere Napoleone. Questo piano prevedeva che il generale austriaco Mack contenesse la grande armee in baviera in attesa dell’arrivo del grosso delle forze russe comandate da Kutuzov (da non confondere con l’attaccante della Sampdoria ex Milan). In realtà Napoleone grazie alla mobilità dei suoi corpi e alle marce forzate riuscì ad arrivare ad Ulm (dove si trovava Mack) in anticipo rispetto a quanto si aspettavano gli eserciti della coalizione, in questo modo Mack si trovò a fronteggiare l’imperatore senza l’appoggio dell’esercito russo.
Con una rapida concentrazione di forze che non aveva precedenti, Napoleone riuscì ad accerchiare Mack che si ritrovò con la Foresta Nera alle spalle. Il 20 ottobre Mack si arrese quasi senza combattere aprendo la strada verso Vienna la capitale austriaca.
Ad Austerlitz Napoleone usò una manovra inusuale, attaccò dai fianchi. I russi a ruppero gli indugi attaccando il fianco destro, Napoleone lo sguarnì un poco, rivitalizzandolo di tanto in tanto per non farlo collassare. Mentre il nemico era occupato con questo logorio del fianco destro Napoleone ordinò un assalto frontale e diretto all'ormai debole centro del nemico scatenando ben 17 mila uomini. Le forze di Kutuzov, che si aspettavano un contrattacco dalle ali, furono sorprese dall'attacco centrale e, dopo un duro combattimento, furono messe in rotta. Con il centro in rotta, le due ali della coalizione furono tagliate fuori e poco dopo incominciarono a ritirarsi fino a fuggire disordinatamente. Quando Napoleone vide la fanteria russa ripiegare sugli stagni di Monitz e sul lago Satschan, ordinò alla propria artiglieria di sparare sulle lastre di ghiaccio da cui sono ricoperti. Moltissimi soldati russi e austriaci annegarono nelle acque ghiacciate del lago.
Dopo la conta delle perdite il successo francese risultò devastante: 9 mila tra morti feriti e catturati contro gli oltre 25 mila dell'armata austro-russa.
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