sabato, dicembre 10, 2005

munich


La XX Olimpiadi dei giochi moderni si svolse a Monaco nel 1972. Negli intenti degli organizzatori doveva cancellare dalla memoria degli spettatori quella svoltasi nel 1936 a Berlino ed utilizzata da Hitler come manifesto del suo delirio di onnipotenza.
In realtà Monaco 72 viene ricordata tutt'oggi per quello che successe il 5 settembre nel villaggio olimpico; un commando di otto fedayn (Settembre nero) si introdusse negli alloggi della squadra israeliana e dopo aver ucciso due persone ne tenne in ostaggio altre nove.
Dopo lunghe trattavie i sequestratori raggiunsero, insieme agli ostaggi, l'aeroporto dove ad attenderli avrebbe dovuto esserci un Boeing. In realtà la polizia tedesca aveva approntato un trappola che, però, sfociò in una strage. I tiratori scelti aprirono il fuoco sul commando. La risposta dei fedayn non si fece attendere. Morirono tutti gli atleti israeliani, un agente, un pilota e cinque miliziani.
Immediatamente scattò la rappresaglia israeliana. Il premier Golda Meir ordinò a Zvi Zamir, il capo del mossad, di eliminare esecutori e mandanti del blizt. E proprio a questa seconda fase che si ispira il film, in uscita nelle sale americane, di Steven Spielberg (Munich).