domenica, giugno 11, 2006

Trinidad e Tobago


Dai, confessiamolo, anche se siamo ormai adulti, quasi anziani, in fondo speriamo sempre che qualcuno ci racconti una favola. Così, tanto per commuoverci o per smuovere qualcosa dentro il nostro cuore, per pensare, almeno per un attimo, che questo mondo non sia poi così male, per credere che anche noi, un giorno, avremo una possibilità, "la possibilità", della nostra vita. Anche noi che ci identifichiamo in Davide, prima o poi, riusciremo a battere Golia o, almeno, a pareggiare. Così come ieri ha fatto Trinidad e Tobago contro la Svezia. Trinidad e Tobago piccole isole caraibiche, grandi poco meno della Liguria, terra di velocisti (Ato Boldon, quattro medaglie d'oro sui 100 e 200 e Haseley Crawford, oro sui 100 a Montreal 76) da ieri ha scritto un'altra favola.