Il teorema di Fermat
Ci sono persone che dedicano la propria vita a cercare di risolvere dei problemi matematici. Malati, direte voi. Forse, ma non nascondo che questi individui hanno sempre esercitato, su di me, un certo fascino. Sì, perchè è innegabile che siano persone con un sogno, anzi forse non è solo un sogno, è la loro ragione di vita, il loro Sacro Graal. Molti di questi non hanno mai raggiunto il loro obiettivo, ma non ha molta importanza, quello che conta è il viaggio non la meta, quello che conta è avere un sogno.
E' il caso dell'ultimo teorema di Fermat.
Fermat era un matematico francese che nel 1637 scrisse, sul margine di una pagina dell'Arthmetica di Diofanto, a proposito della seguente equazione:
an + bn = cn per n>2 (si deve leggere come a elevato alla n, b elevato alla n e c elevato alla n)
di conoscere la soluzione, ma di non poterla riportare per mancanza di spazio.
Furono molti che nei secoli successivi cercarono di risalire a quella dimostrazione, a partire da Eulero che nel XVII secolo formulò la dimostrazione per n = 3, continuando con Adrien Marie Legendre con trovò la soluzione per n = 5 e con Sophie Germain, abile matematica francese che per molti anni dovette utilizzare uno pseudonimo maschile in quanto a quell'epoca (seconda metà del 700) le donne erano ancora escluse dagli ambienti accademici.
Finchè nel 1994 dopo 7 anni di dedizione completa al problema, e dopo un falso allarme nel 1993, Andrew Wiles, affascinato dal teorema che da bambino sognava di risolvere, riuscì a dare finalmente una dimostrazione, utilizzando però vari elementi di matematica ed algebra moderna, che Fermat non poteva conoscere. Di conseguenza il teorema può essere riferito anche con il nome di teorema di Fermat - Wiles.
Per chi volesse saperne di più, consiglio questo libro:
L'ultimo teorema di Fermat di S. Singh
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